02 maggio 2017
02 mag 2017

Amministrare meglio in vista del bene comune

di  Radoslaw Warenda, scj
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“Amministrare bene il nostro patrimonio è qualcosa di più che risparmiare ed evitare gli sprechi”. Così ha esordito l’Economo Generale all’inizio dell’incontro degli economi delle entità dehoniane che si svolge in questa settimana (1-5 maggio) nella Centro Congressi di Villa Aurelia a Roma. All’incontro partecipano 23 economi delle diverse entità insieme ai membri della General Finance Commision.

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“L’aspetto economico non può essere vissuto con una certa distanza quasi fosse una questione riservata agli specialisti. Tocca a tutti noi!” – ha detto il Superiore Generale. Secondo p. Heiner Wilmer l’economia nella vita religiosa rappresenta il termometro della nostra fedeltà al Vangelo. Il Superiore Generale ha inoltre indicato 5 elementi della politica economica della Congregazione: il development office che permette di reperire fondi esterni al patrimonio della Congregazione; le nuove presenze che possono crescere nella Congregazione; la capacità di autosostentamento; una migliore organizzazione dell’ufficio dei benefattori e la costituzione di un fondo pensione e salute per i confratelli ammalati a anziani.

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La vera ricchezza della Congregazione non sono le risorse ma le persone. Quindi il miglior investimento è la formazione permanente. Per questo motivo nel 2018 è previsto un corso di formazione per futuri economi.

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I partecipanti hanno potuto ascoltare le presentazioni di sig.ra Stefania Cametti, di grande esperienza nel campo della progettazione internazionale e attualmente collaboratrice dell’Amministrazione Generale nella realizzazione di un progetto pilota in un ospedale dell’Albania. “È molto importante cooperare con i governi locali per garantire la continuità del progetto una volta esaurito il finanziamento” ha detto la sig.ra Stefania.

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Il Sig. Rocco Conte – membro della ONG – Laici Terzo Mondo – un’organizzazione laicale fondata dai dehoniani, ha illustrato il significato della parola progetto e dei processi ad esso annessi. E’ doveroso sottolineare l’impossibilità di utilizzare i fondi destinati al progetto per altre finalità. Il valore di un progetto si misura dalla sua continuità nel tempo.

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Nella parte pomeridiana durante il workshop i partecipanti hanno provato ad immaginare un progetto sostenibile utilizzando i criteri forniti dai relatori durante la mattinata.

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Un momento importante di questa giornata è stato intervento dell’Economo Generale. La questione della strategia su come ottenere le risorse esterne al patrimonio della Congregazione e su come amministrare le risorse esistenti passa attraverso alcuni snodi centrali: presentazione del bilancio, criteri di accesso al FAG, celebrazione delle Sante Messe, istituzione di una politica di aiuto alle famiglie d’origine, investimenti alternativi e condivisione dei beni nella cassa comune. Il criterio giuda per un economo che vuole vivere il Vangelo passa per la conoscenza e rispetto del diritto del lavoro e delle leggi fiscali in vigore nel proprio paese.

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Ai partecipanti è stata data l’opportunità di conoscere due realtà specifiche esistenti in Polonia (pastorale per gli imprenditori “Talent”) e il progetto pilota per un’ospedale in Albania.

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