24 gennaio 2024
24 gen 2024

Assemblea Regionale del Venezuela, nuovi percorsi nello Spirito

Dall'8 all'11 gennaio si è tenuta l'Assemblea Regionale 2024 presso la Casa di Ritiro del Sacro Cuore a Jarillo.

di  Carlos Abache

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I dehoniani del Venezuela si sono riuniti presso la Casa di Ritiro del Sacro Cuore a El Jarillo per celebrare l’Assemblea Regionale 2024, con la partecipazione del religioso P. Delio Ruíz, missionario argentino in Colombia, in rappresentanza della Diocesi dell’Ecuador, e del religioso P. G. M., che ha partecipato all’Assemblea Regionale 2024.

L’assemblea ha avuto la novità di essere accompagnata da una dinamica sinodale in cui, attraverso un lavoro di gruppo, tutti i frati hanno meditato su un testo biblico e dehoniano e poi ognuno ha condiviso le proprie riflessioni entro un tempo stabilito. Queste riflessioni sono state poi raccolte attraverso un dibattito consensuale e presentate sotto forma di sintesi quando l’assemblea si è riunita nuovamente. Questo lavoro di gruppo è stato caratterizzato dall’ascolto attivo e dal silenzio dopo l’intervento di ciascun fratello.

Il silenzio è stato fin dall’inizio un punto importante a cui prestare attenzione, per cui l’assemblea è iniziata la sera dell’8 gennaio con un ritiro sull’importanza del silenzio nel discernimento prima di procedere il giorno successivo al lavoro di gruppo previsto.

I lavori si sono articolati sui quattro aspetti del questionario per il XXV Capitolo Generale: missione, comunione, formazione e identità. Questi aspetti sono stati affrontati in due giorni, ciascuno diviso in sessioni mattutine e pomeridiane.

Rafael Espínola, direttore della nostra opera educativa Escuela Técnica Industrial “Padre Dehon”, che ha partecipato all’Incontro delle Scuole Dehoniane del 2023 tenutosi a Brusque, Santa Catarina, Brasile. Ha condiviso con l’assemblea l’esperienza del suddetto incontro, ha presentato la visione del progetto educativo dehoniano e le iniziative che lo circondano. Ha inoltre illustrato la situazione di questa scuola, le sue sfide e le sue potenzialità, sottolineando l’importanza del lavoro professionale e ringraziando il coinvolgimento permanente dei religiosi in questo lavoro.

L’aspetto della comunione ha permesso di riflettere sull’autenticità del Sint Unum, che significa non essere soli e camminare insieme, rafforzato in questi giorni di assemblea dalla condivisione fraterna.

Durante i lavori sull’aspetto della formazione, gli aspiranti e i postulanti della nostra casa di formazione, il Seminario P. Dehon, sono stati invitati a condividere la loro esperienza vocazionale e le loro richieste per i fratelli della regione. All’unanimità, si sono sentiti chiamati a compiere il cammino vocazionale grazie alla vicinanza dei dehoniani e al loro modo di comunicare un Gesù autentico e vicino, anche se i religiosi sono diversi tra loro, sanno trasmettere un unico messaggio, quello dell’amore del Cuore di Gesù. Inoltre, chiedono a tutti i religiosi di prestare maggiore attenzione ai giovani e al loro desiderio di felicità, di curare i dettagli quando li accompagnano e di cercare sempre di coinvolgere nella vita della regione coloro che sono in formazione e che stanno iniziando a farsi strada nella congregazione.

Per quanto riguarda l’aspetto dell’identità, una nota caratteristica è stata ripetuta in tutti i gruppi: ricordare ed enfatizzare il carattere contemplativo del nostro carisma, la nostra intera identità è nel Cuore di Gesù e nella sua oblazione di amore e di riparazione a favore dell’umanità.

P. Delio Ruíz ha avuto l’opportunità di condividere con l’assemblea l’esperienza missionaria in Colombia e la sua situazione attuale, ricordando che si tratta di una missione che sta lentamente avanzando con i più bisognosi. Infine, P. Artur Sanecki ha condiviso con i religiosi venezuelani le sue impressioni sul paese e sulla presenza dehoniana, ringraziandoli per l’opportunità di accompagnarli.

È stata un’assemblea all’insegna della condivisione fraterna, ricordando anche che attualmente abbiamo la presenza di religiosi stranieri provenienti dall’India e dal Vietnam, che offrono un vero clima di vicinanza e di ricchezza culturale, dimostrandoci che la fraternità è possibile e universale.

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