Il Collegio Internazionale SCJ di Roma: Una Lunga Tradizione di Formazione, Missione e Vita Fraterna
Il Collegio Internazionale SCJ di Roma, situato all’interno del complesso della Casa Generale dei Sacerdoti del Sacro Cuore, accoglie ogni anno religiosi SCJ per i loro studi di specializzazione a Roma. La sua storia, che si estende per oltre sette decenni, riflette la visione missionaria del Venerabile Padre Leone Dehon, fondatore della Congregazione, e un costante impegno per l’internazionalità, lo studio e la vita apostolica.
Sin Dalle Sue Origini, Fedele alla Sua Missione
Dopo l’autorizzazione della Santa Sede, i lavori di costruzione del gigantesco edificio – nel cuore della città di Roma, non lontano dal Vaticano, destinato ad ospitare la Curia Generale e il Collegio Internazionale SCJ – iniziarono il 27 gennaio 1951. Con la benedizione della nuova casa dehoniana, il 9 ottobre 1953, da parte del Vicario Generale, P. H. Christen, il Collegio Internazionale accolse per il suo primo anno accademico (1953-1954) 23 studenti, di cui 4 sacerdoti e 19 scolastici. Ma si dovette attendere l’anno successivo per l’inaugurazione ufficiale di questa casa dedicata alla formazione e alla ricerca: “La nostra casa fu inaugurata l’8 luglio 1954 da Monsignor Giovanni Battista Montini, che allora era Pro-Segretario di Stato della Santa Sede e che divenne Papa Paolo VI, e ora San Paolo VI”, ci precisa Padre Gilbert Kamta, scj, Superiore del Collegio Internazionale dal 2022.
Una Formazione Intellettuale in una Fraternità Internazionale
Accogliendo inizialmente studenti di diverse nazionalità sia per la formazione classica che per gli studi di specializzazione, oggi il Collegio Internazionale accoglie unicamente i Dehoniani Sacerdoti o Diaconi che, avendo terminato la loro formazione classica, vi vengono inviati dalle rispettive entità per studi di specializzazione. In occasione dell’apertura dell’anno accademico 2025-2026, solennemente celebrata lo scorso 27 settembre, alla presenza del Superiore Generale, Padre Gilbert, il cui mandato triennale è stato rinnovato nella medesima circostanza, ha ricordato l’obiettivo di questa casa: “L’obiettivo della casa risiede nello studio, nella specializzazione in diversi campi del sapere all’interno delle diverse Università Pontificie e altri istituti romani, nonché nell’esperienza concreta di internazionalità e interculturalità, che costituisce una delle inestimabili ricchezze della nostra Congregazione.” Questa realtà dell’internazionalità si comprende meglio quando il Superiore, egli stesso Camerunense, illustra la composizione della comunità per questo nuovo anno accademico. Egli precisa infatti che la comunità camminerà quest’anno con 21 confratelli studenti in rappresentanza di quattro continenti:
- Asia: India, Vietnam, Filippine e Indonesia.
- Sud America: Brasile e Venezuela.
- Europa: Bielorussia, Polonia e Portogallo.
- Africa: R.D. Congo, Camerun, Madagascar e Mozambico.
Un Tesoro da Condividere
Questa diversità culturale e geografica nella fraternità non solo rappresenta il volto attuale della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore, ma costituisce anche una fonte di arricchimento costante per il presente e il futuro dell’Istituto. Già in loco, la comunità condivide questo tesoro dell’internazionalità nell’impegno pastorale dei confratelli, soprattutto durante i periodi di vacanza, grazie a una fruttuosa collaborazione con la Parrocchia San Michele Arcangelo di Boville Ernica e altre attività pastorali locali, secondo le parole del Superiore della Comunità.
Nel 2024, il Collegio Internazionale ha celebrato con gioia i suoi 70 anni di esistenza, segnando sette decenni di fedele presenza e servizio nella Città Eterna. Mentre si avvia ora all’anno accademico e comunitario 2025-2026, esso rinnova solennemente il suo impegno a favore della formazione, della vita fraterna e del servizio alla Chiesa universale, con, come sempre, un abbandono totale al Sacro Cuore di Gesù.