Nuova Conferenza Romana Dehoniana

Sabato 03 maggio, l'Associazione degli imprenditori cattolici ha tenuto una riunione presso la Casa Generalizia dei Sacerdoti del Sacro Cuore, ospitata dai Dehoniani polacchi.

di  Jakub Bieszczad SCJ

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Sabato 3 maggio 2025, presso la Casa Generalizia dei Sacerdoti del Sacro Cuore a Roma, si è svolto un incontro unico nel suo genere. Nel centenario della morte di padre Leone Giovanni Dehon, Fondatore della Congregazione, nell’Anno Santo del Giubileo, in occasione del previsto Giubileo degli Imprenditori, l’Associazione Cattolica degli Imprenditori guidata dai Dehoniani polacchi ha proposto una giornata di studio sul pensiero sociale di questo sacerdote francese. Un’occasione speciale che avviene nel 125° anniversario della presentazione dell’ultima delle sue conferenze romane nel settembre del 1900, durante il congresso del Terz’Ordine di San Francesco, offrendo così l’opportunità di fare riferimento al suo speciale legame con la Città Eterna e, per così dire, di far risorgere le conferenze sociali romane dehoniane dopo più di un secolo.

La giornata è iniziata con la Messa della Solennità della Regina della Polonia, festeggiata proprio il 3 maggio, celebrata nella cappella del Collegio Internazionale dal padre Levi dos Anjos Ferreira, Vicario Generale della Congregazione dei Padri Dehoniani. Nell’omelia, padre Grzegorz Piątek SCJ, Direttore dell’Associazione degli Imprenditori, ha sottolineato la figura di Maria, che è un modello di devozione a Dio, fonte di tutte le buone azioni nella Chiesa.

Alle 10:00, nell’anfiteatro di Villa Aurelia, il Padre Vicario ha iniziato la conferenza facendo riferimento alla festa di San Filippo e San Giacomo, celebrata in Italia, ricordando il compito degli apostoli di raccogliere le persone, invitarle e condurle a Gesù. Ha sottolineato la compatibilità di questa idea con quanto ci ha insegnato il compianto Papa Francesco, sul bisogno di speranza per coloro che vivono in modo particolare il rifiuto e la disperazione. Questa calorosa accoglienza e il profondo discorso hanno fatto da preludio a quattro temi proposti specificamente dai membri del Centro Studi Dehoniani.

Padre José Gregorio Gonzalez Benítez SCJ, specialista in Studi Dehoniani che sta svolgendo i suoi studi di teologia spirituale, ci ha introdotti nella lettura delle figure di tre Leoni: il fondatore dei Sacerdoti del Sacro Cuore, L. Harmel, l’imprenditore di Warmeriville e Papa Leone XIII. Tutti e tre alla fine del lungo XIX secolo furono uniti dalla loro azione comune per il bene dei lavoratori. La particolare gentilezza, la profonda fede e la sensibilità cristiana che li caratterizzava furono un esempio per la Chiesa nel rispondere alle sfide dei tempi. Il breve discorso è stato completato da un cortometraggio realizzato dal CSD in collaborazione con Tele Dehon, che ha analizzato il ruolo dei tre “amici” evidenziando la loro sinergia per il bene del prossimo.

Padre Aloysius Yudistiro Adifitrityassanto SCJ, indonesiano, specialista in teologia della spiritualità e borsista del Centro Studi, ha invitato i partecipanti alla conferenza a cercare la fonte dell’apostolato sociale del Cuore nel regno del Cuore di Gesù nei cuori e nella società. Ha sottolineato il ruolo del sacrificio di sé, che trova un’icona speciale nel Cuore aperto sulla Croce, come base dell’ordine cristiano dove domina l’amore per Nostro Signore e per il prossimo.

Padre Victor de Oliveira Barbosa SCJ, brasiliano, coordinatore del Centro Studi Dehoniani, ha offerto una prolusione sul ruolo del profitto basata sull’opera del Fondatore: Ricchezza, mediocrità o povertà. Ricordando l’acceso dibattito negli ambienti francescani alla fine del XIX secolo sul ruolo della povertà nella ricerca cristiana della santità, ha presentato la visione di padre Dehon sull’equità della ricchezza come dono di Dio e frutto di un lavoro onesto e fruttuoso. Queste idee, sebbene non abbiano guadagnato amici a padre Dehon, sono senza dubbio una fonte di riflessione per tutti coloro che operano oggi nel campo dell’economia e dell’imprenditorialità.

Padre Jakub Bieszczad SCJ, dottorando in Storia della Chiesa e specialista in Studi Dehoniani, ha presentato l’invito di padre Dehon a una sinergia di azione e riflessione, di valori e aspirazioni, nella chiave del ministero sinodale della Chiesa nel condurre alla retta via e alla conversione alla relazione. Il particolare momento della storia della Chiesa in cui è vissuto padre Dehon ha dato alla Chiesa l’opportunità di ricordare che la comunità è sia uno spazio del regno dell’amore, sia uno spazio in cui gli esseri umani crescono attraverso il dialogo e la solidarietà. Sebbene il progetto d’associatività risulti oggi un po’ superato, esso dimostra il valore e la continua necessità dell’integrazione, della solidarietà, dell’affermazione e del dialogo.

Soggiornare nella capitale del cristianesimo è un’opportunità peculiare. Per padre Dehon, particolarmente attento agli appelli del Pietro dell’epoca, Roma era una seconda casa, come ha sottolineato padre Grzegorz Piątek. Scoprire le tracce della presenza dei tre Leoni nella Città Eterna attraverso la visita e il pellegrinaggio alle tombe apostoliche e alle sacre reliquie è stato un meraviglioso compimento della nuova Conferenza romana dehoniana.

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