Léon Harmel (1829-1915) fu uno dei più importanti compagni di strada di Léon Dehon. Questo vale sia per il progetto di una fabbrica cristiana a Val-des-Bois vicino a Reims, che prevedeva la partecipazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore, sia per il loro comune impegno nella Democrazia Cristiana e nel Terz’Ordine Francescano. I due uomini erano anche uniti da un rapporto personale con Cristo, segnato dalla devozione al Sacro Cuore.
Émeric Saucourt-Harmel ha ora pubblicato una biografia presso le edizioni Salvator, intitolata “Léon Harmel – L’origine catholique de la paix sociale dans le monde contemporain”. L’autore è un discendente diretto di Léon Harmel ed è legato ai Sacerdoti del Sacro Cuore da numerosi contatti, in particolare con P. André Perroux scj, conosciuto da molti anni. Saucourt-Harmel desidera tracciare un ritratto di Léon Harmel che ne integri gli aspetti più vari, spiegando così chiaramente perché economisti, imprenditori, sindacalisti, così come i teologi, si interessano a lui oggi.
Non sorprende quindi che Dehon sia frequentemente citato, a volte in lunghi passaggi. I due Léon si conoscevano dal 1873, e nel 1887, Dehon accettò di inviare dei Sacerdoti del Sacro Cuore come cappellani nel progetto della fabbrica cristiana di Harmel a Val-des-Bois: “Ne seguirà una fruttuosa cooperazione, in perfetta fiducia, inizio di un’amicizia che durerà tutta la vita” (p. 91).
Noi, Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, possiamo quindi rallegrarci di quest’opera. Conoscere meglio un tale compagno di strada di P. Dehon significa anche conoscere meglio Dehon stesso.
Émeric Saucourt-Harmel, Léon Harmel – L’origine catholique de la paix sociale dans le monde contemporain, Éditions Salvator 2025.





