17 luglio 2023
17 lug 2023

Vita e apostolato dei primi dehoniani (11)

P. Charcosset fu un sacerdote molto spirituale ma allo stesso tempo molto impegnato nella vita sociale e pastorale. Divenne consigliere generale e assistente generale.

di  Aimone Gelardi scj (ed.)

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P. Barnaba (Claudio) Charcosset (1848-1912)

Nato il 20 luglio 1848 a Chissey-les Maçons (Saône-et-Loire), fu Ordinato sacerdote il 12 luglio 1874 a Autun, e poi fu nominato vicario nella parrocchia di Charalles, una delle più importanti di Autun. Era in relazione con il gruppo di preti-vittime vicini alla figura di Madre Veronica Lioger, fondatrice delle Suore Vittime del Cuore di Gesù, alle Avenières, e voleva anche fondare una Congregazione di preti-vittime. Non essendo la fondazione riuscita, Charcosset prende contatto con Dehon, giunge a Saint – Quintin l’8 dicembre 1884 e inizia il postulantato il 25. Prima del nuovo anno va a Wateersleyde (Sittard), dove era maestro di novizi p. Lamour.

Conservava la forza dello spirito penitenziale, che animava il gruppo delle Avenières, ma Dehon insisteva meno nelle mortificazioni personali e consigliava di più l’abbandono paziente alle prove che Nostro Signore vuole inviare: «Nostro Signore non si è crocifisso; si è lasciato crocifiggere». Questa lezione doveva impararla nel noviziato e l’ha imparata, poiché poi scriverà: «Gioia o pena, con piena vista o cieco, buon orecchio o sordo, freddo o caldo, quello che Gesù vuole; questo vuol dire essere vittima».[1]

C’era anche un’altra difficoltà che appare in una lettera di Padre Guillaume a Madre Marie-Joseph delle Suore Vittime: l’ambiente che si era creato nel cercare il soprannaturale che, i primi Padri, e anche Lamour, avevano ereditato dalle Ancelle del Sacro Cuore e il mettere troppo in rilievo la contemplazione.[2]

Abituato all’apostolato attivo in parrocchia, durante il noviziato sentì una profonda nostalgia di quel lavoro. Professò il 26 dicembre 1885 a Saint- Quintin. Dalla Casa del Sacro Cuore si dedicava alle missioni popolari. Predicando una volta a Etaves, malgrado l’opposizione del sindaco, la missione si concluse con una bella processione del Sacro Cuore[3]. Era un’epoca di agitazioni sociali, scioperi violenti, favoriti dai socialisti, molto attivi in modo particolare a Saint-Quintin. In questo momento padre Rasset e Charcosset decisero di far una predica di sola presenza nei quartieri popolari della città: passeggiare in veste talare per la città. All’inizio furono insultati, non si scoraggiarono e, alla fine, si  guadagnarono la gente[4]

Dall’11 al 16 settembre 1886 si celebrò il primo Capitolo generale nel Collegio San Giovanni e Padre Barnaba fu eletto Consigliere generale. Nel mese di luglio 1887, fu  incaricato della pastorale nelle fabbriche di Monsieur Leone Harmel a Val-des-Bois. Nel suo Diario (6 luglio) p. Dehon scrive: «Il p. Charcosset parte per Val-des-Bois. Spero che questa fondazione ci porti tante belle cose per lo sviluppo della Congregazione»[5]. Per Dehon l’accettazione di quest’opera significava un grande passo in avanti nell’apertura apostolica della sua Congregazione e, inoltre, uscire dai confini diocesani di Soissons.

Charcosset era un uomo molto spirituale, per esempio il 23 luglio 1893 scrive a p. Dehon: «Preghi il Signore che, in mezzo al lavoro pastorale, possa conservare la mia vita interiore»[6]. Padre Blancal, nelle sue informazioni al Vescovo di Soissons (17 luglio 1893) lo dice: «Un prete distinto, dal tratto molto piacevole, scrive e parla facilmente e di una virtù molto solida».[7] Era anche uomo che promoveva l’unità nella Congregazione, passando al di sopra delle piccole divergenze.

Leon Harmel, in una delle lettere a Dehon, il 21 giugno 1887, manifesta la sua gratitudine per aver accettato di andare a Val-des-Bois e, allo stesso, tempo scrive ciò che si aspetta dal cappellano: «Il cappellano di Val-des-Bois non può essere un uomo isolato, appartiene alla grande famiglia, con la sua autorità, la sua forza di carattere e la sua donazione, ma anche con la disciplina che manifesta la forza dei corpi organizzati. Il cappellano della fabbrica assomiglia più al cappellano di un pensionato che a un parroco, poiché questo consulta soltanto la propria esperienza e la propria saggezza. È necessario che tutto si risolva nell’accordo e il padrone non può essere escluso dalla vita morale di una comunità nella qual è il capo. Per i giovani e gli uomini, saranno date tutte le facilitazioni ai loro preti, giovedì e domenica. Cioè: il gruppo S. Luigi Gonzaga: ragazzi, da 6 anni fino alla Prima Comunione; il piccolo Circolo: dalla prima Comunione ai 17 anni; associazione degli uomini: dai 17 anni in poi. Saremo anche tanto contenti, se lei cominciasse ad osservare alcuni giovani, a scoprire e formare vocazioni»[8].

M. Harmel era stato molto contento della risposta data da Dehon. Lo stimava molto e ne aveva una grande fiducia. Era anche molto difficile trovare un cappellano per Val-des-Bois, poiché doveva lavorare dentro una struttura ormai organizzata, accettarla e seguire gli orientamenti di un padrone molto paternalista. Questo era il motivo dell’abbandono dei precedenti cappellani. Nonostante ciò Monsieur Harmel trovò nel padre Charcosset un altro se stesso.[9]

Circa tre mesi dopo il suo arrivo Charcosset dovette accompagnare gli operai della fabbrica in un pellegrinaggio a Roma, organizzato da Mons. Langenieux e Monsieur Albert de Mun. In questa occasione poté incontrarsi con padre Eschbach, nel Seminario francese, per domandargli, a nome di Dehon, cosa pensava in merito a una possibile fusione con il gruppo di Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù di Tolosa tra i quali c’era Blancal.

Circa la missione di Charcosset a Val-des-Bois, quando giunse in fabbrica, molto lavoro era stato fatto: costituzione di associazioni religiose, creazione di istituzioni cooperative ed economiche, fondazione della Corporazione cristiana. Centro dell’evangelizzazione era la cappella nella quale il cappellano poteva celebrare la Messa ogni domenica e durante la settimana, confessare, preparare i bambini alla Prima Comunione. Tuttavia per battezzare e assistere ai matrimoni doveva chiedere l’autorizzazione al parroco di Warmériville.

Le confessioni erano numerose, giacché la pratica della comunione era tanto aumentata. Si aggiunga che, confessandosi in cappella, i lavoratori potevano farlo con i vestiti da lavoro. Si faceva anche molta attenzione alle visite agli ammalati. Sappiamo che Charcosset invitava gli infermi a raccomandarsi totalmente a Dio e in certe occasioni chiedeva loro di offrire la vita per la salvezza degli operai[10].

Il cappellano doveva avere cura di tutte le associazioni religiose, che avevano i loro giorni d’incontro, ritiri, celebrazioni dei patroni, con novene, processioni, pellegrinaggi. Tutto ciò richiedeva molto tempo e tanta preparazione. Una grande importanza era data al catechismo. Leone Harmel il 16 giugno 1891 invia una lettera a p. Charcosset, domandando se compiva settimanalmente e realmente questa sua missione personale nei diversi gruppi e se le confessioni per i bambini si facevano metodicamente.

Il cappellano faceva parte della Società di preservazione della morale il cui scopo era organizzare sani intrattenimenti. Facevano parte di questa Società, la società della gioventù e la sezione delle buone letture; altri gruppi erano la banda, il coro, la sezione di teatro e ginnastica. Al cappellano spettava di controllare i testi del teatro e dei canti. Vi erano anche due comunità: i Fratelli [delle Scuole cristiane] e le Suore, dei quali doveva prendersi cura.[11] Dunque, la missione del cappellano a Val-des-Bois era molto impegnativa, fortunatamente Dehon aveva dato al Padre Charcosset alcuni collaboratori, che però non sempre erano come avrebbe voluto.[12]

L’anno 1889 ricorreva il primo centenario della Rivoluzione francese e il secondo delle richiese del Cuore di Gesù a Margherita Maria. In tutta la Francia c’erano stati grandi festeggiamenti e anche a Val-des-Bois. Una relazione si trova nella rivista “Il Regno…”, del luglio di quest’ anno.[13] Si era preparato il personale con istruzioni e conferenze speciali, mentre i giorni clou furono 28-30 giugno e 4-7 luglio. Il 30 giugno, Felice Harmel figlio di L. Harmel, assistito dai membri del Consiglio della Corporazione, inginocchiato davanti il Santissimo, lesse la formula di Consacrazione della Fabbrica al Cuore di Gesù. Per Leone Harmel Val-des-Bois, era la “Valle del Cuore di Gesù”. P. Charcosset era un uomo che si scoraggiava facilmente, nell’ agosto 1889 s’ammalò e se ne tornò a Sant-Quintin a riposare. Forse si sentiva troppo controllato da L. Harmel e gli mancava libertà d’azione…magari dovette o doveva rispondere a richiese superiori alle sue forze. Il 4 ottobre Harmel lo supplica di ritornare, sembra lo abbia fatto in dicembre, mentre nel periodo di assenza fu sostituto da padre Delgoffe. Charcosset, nell’agosto 1890 partecipò a un Congresso di preti, in una sua lettera del 20 dello stesso mese Leone Harmel gli chiese di mettere a frutto le indicazioni del Congresso applicandole alla sua fabbrica. Chiese anche di non esitare a far conoscere ai preti le meraviglie di Val-des-Bois[14]. Subito, nei giorni 17-19 settembre Charcosset partecipa a un altro incontro a Braine, accompagnato da un altro padre (forse Lequeux) e il giorno seguente i partecipanti visitarono Val-des-Bois.[15]

Il 2 ottobre 1894 assistette al raduno annuale delle opere diocesane a Nostra Signora di Liesse, offrendo un’informazione interessante sui Circoli di studi sociali.[16] Il 23 settembre 1890, pochi giorni dopo del Congresso di Braine, Harmel ringrazia p. Charcosset per aver voluto accettare la presidenza dei consigli di pietà e il nuovo programma per le sue diverse associazioni dato che dal raduno dei consiglieri e dal programma dipende l’intera Corporazione, lo spirito cristiano della gente popoli e, di conseguenza, il futuro dell’opera. Gli spiega quindi il nuovo programma delle associazioni, la Confraternita del Santissimo Sacramento, Confraternita del Rosario, Apostolato della Preghiera, Confraternita Nostra Signora della Fabbrica, il Terzo Ordine e la Lega dei Ritiri.[17]

A Val-des- Bois esistevano anche altre attività. Nell’estate 1888 si fecero i primi raduni organizzati di seminaristi e, dal 1894, i raduni sacerdotali di studi sociali, cose tutte che comportavano lavoro in più per il cappellano. Charcosset durante il Congresso (2-5 luglio 1894) illustrò la storia delle Corporazioni operaie e dal 6 all’11 agosto dello stesso anno, tenne un’eccellente informazione sulla famiglia.[18]

Nel 1893 fu eletto Consigliere generale, incarico durato un triennio (fino al 1896). Nel 1902 fu nominato Assistente generale. In quel momento aveva bisogno d’aiuto, che ricevette nel 1903 tramite padre Gaillard, nipote di padre Dessons. Il 1905 deve risolvere il problema della comunità di Roma, tra p. Dessons e p. Heinrichs, a richiesta di p. Dehon. Ha sospeso per un anno p. Dessons dal suo superiorato.[19]

Cappellano dal 1887, dunque per quasi 25 anni, venne a mancare il 29 dicembre del 1912. A succedergli sopraggiunse padre Gaillard che lo aveva già affiancato, come si è appena detto.


[1] H. Dorresteijn, Vita e personalità… cit..

[2] AD.B. 115/4. inven. 1180.28. P. Guillaume dice: « l’adepte de tout ce qui touche, de prés o de loin, au surnaturelle bizarre ».

[3] Un prêtre du S. Coeur, OSP.6 p. 268.

[4] H. Dorresteijn, o.c.p. 100.

[5] NQT 1887/ III, 108.

[6] AD.B.21/7ª, inven. 440.02.

[7] AD.B 48/ 4-2.

[8] AD.B. 100/1ª, inven. 1141.40.

[9] P. Tremouille, Leon Harmel et l’usine du Val-de-Bois, p. 55.

[10] Cf. “Le Régne” di 1889: La malattia di Hortensia Pierret.

[11] Cf. P. Tremouille, o.c.

[12] Lettera di L. Harmel a P. Charcosset, febbraio 1891: ‘Caminos dehonianos’ 27. p. 49.

Lettera di L. Harmel a P. Dehon, AD.B. 198/4, inven. 1168.08.

[13] Le Régne 1889, pp. 356-360.

[14] E. Driedonkx, Val-des-Bois, una obra scial muy querida por el P. Dehon, Caminos Dehonianos 27,

  1. 45-47.

[15] R. Prélot, L’Oeuvre sociale du P.Dehon, pp.78-80.

[16] NQT/1894 X, 149.

[17] E. Driedonkx o.c. ‘Caminos Dehonianos’ 27, pp.47-48.

[18] NQT /1894 X, 127-128 ; 145-147.

[19] M. Denis, Le Project du P. Dehon, p.212.

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