P. Paul Marie (Alfredo) Philippot, Giacomo Maria (Ernesto) Herr (1856-1929), P. Bartolomeo Maria (Edmondo) Dessons (1852-1923)
P. Paul Marie (Alfredo) Philippot.
Il Collegio S. Giovanni aveva bisogno di aumentare il personale, e per questo, nell’ottobre del 1877, Mons. Thibaudier nomina come professore di Filosofia Alfredo Philippot, pur essendo questi ancora studente del Seminario Maggiore di Soissons. Venne ordinato sacerdote il 28 giugno 1879.
Nato a Assis-sur-Serre il 20 dicembre 1855, entrò nella Congregazione il 20 febbraio 1880. Si conserva negli archivi di Roma una sua lettera scritta nel 1881 a padre Falleur, quando, come novizio, lavorava nella casa dei sordomuti a Soissons:
«Sia ciò che sia, mi creda che ho un pensiero frequente per padre Stanislao, malgrado le occupazioni faticose che dà l’insegnamento ai sordomuti. Lei accettò l’economato del S. Giovanni come una penitenza e soffre di non essere totalmente nel noviziato; e per questo chiedo l’aiuto delle sue preghiere. Cosa devo dire io, assorbito dal mattino alla sera, per questioni pedagogiche? Farsi un metodo per l’insegnamento più difficile che esiste al mondo, meditare un’ora prima ogni parola che si deve usare, far girare venti volte nella testa ogni idea che uno vuole fare entrare nella mente di questi poveri ragazzi, organizzare una lotta ogni momento contro le mille difficoltà impreviste che sorgono e in mezzo a questo conservare la presenza di Dio, riservare tempo per riposarsi nel Cuore di Gesù. Quanto è difficile! Non riesco a farlo, mi aiuti a risolvere questo problema.
Un pensiero incoraggiante ci sostiene: il Cuore di Gesù, vale a dire il Verbo Incarnato. È il verbo della parola, il verbo dell’idea, che dobbiamo collocare sulle labbra e la mente dei nostri alunni. Ho sperimentato che le invocazioni al Cuore di Gesù sistemarono certe difficoltà che tutti i miei sforzi non riuscivano risolvere. Una preghiera giaculatoria al Cuore di Gesù mi fece riuscire parecchie volte l’articolazione di un suono che le labbra del ragazzo non riusciva totalmente ad articolare. Come è vero che noi siamo soltanto degli strumenti»![1]
Queste sono le difficoltà concrete che trovarono i novizi nella casa dei sordomuti a Soissons. In queste circostanze è molto difficile fare un buon noviziato. P. Philippot fece la prima professione religiosa il 14 settembre 1881. In seguito andò a Lille a perfezionarsi (1881-1882). Ha causato tanti problemi a Mons. Thibaudier e a P. Dehon. Lasciò la Congregazione nel maggio 1885 e, infine, morì in un ricovero per dementi.[2]
Giacomo Maria (Ernesto) Herr (1856-1929).
Nato a Ettelbruck, Lussemburgo, il 23 ottobre 1856 era figlio di un medico e verso il 1860 si trasferì a Saint-Quentin. Apparteneva, con il fratello Francesco al gruppo del Circolo ‘J. De Maistre’, fondato da p. Dehon nel 1875. Poi, entrò nel seminario di Soissons, rimanendo sempre in contatto con la nostra Casa Madre di Saint-Quentin. Voleva diventare gesuita, ma non ci riuscì. Non conosciamo il motivo. Il P. Modeste SJ, amico di p. Dehon, avrebbe voluto indirizzarlo alla nostra Congregazione, ma non lo fece per essere leale verso il proprio Istituto. Pertanto, una volta che si sono chiuse le porte della Compagnia al giovane seminarista, lo incitò a entrare nella nostra Congregazione.
Suor Maria di S. Ignazio, delle Ancelle del Sacro Cuore, credeva di aver ricevuto delle illuminazioni dal Signore sulla sua vocazione da Oblato. L’abbé Herr era a conoscenza, ma non ci credeva. P. Modeste gli scrive al riguardo: “Queste comunicazioni fatte a Suor Ignazia non provengono dal diavolo, né da illusioni, né dall’amore proprio. Con S. Pietro, anche lei dica, mio caro abbé: “In verbo tuo laxabo rete” (per la tua parola getterò la rete)[3].
Iniziò il suo Postulantato il 7 maggio 1880. Molto presto, ancora novizio, è ordinato prete il 29 giugno 1880[4]. È stata la prima vocazione nella Congregazione frutto della pastorale vocazionale di p. Dehon con i giovani[5].
P. Rasset, il 22 giugno 1881, gli invia una lunga lettera, raccontandogli la storia del proprio ingresso nella Congregazione per confermarlo nella sua vocazione[6]. Ha fatto la prima professione religiosa il 14 settembre 1881. P. Dehon aveva grandi speranze in lui, conosciuta la sua personalità. Questo intellettuale invece mai ha potuto disfarsi di un certo naturalismo che, alla fine gli è stato fatale, quando era rettore a Lovanio (1905).
Pare che, dopo la sua professione, sia stato per un tempo a Fayet, giacché il 22 giugno 1884 invia una lettera alla Chère Mère da S. Clemente.[7] È stato il primo Superiore a Lille, ottobre 1884, e rimase in carica fino al 1889. In questo tempo fu anche vicario della parrocchia di S. Martino nella città.[8] Nello stesso anno se ne è andato per fondare la Scuola apostolica di Clairfontaine, dove ha fatto il superiore fino al 1902.
Mentre era Clairfontaine, la Chère Mère scrive una lettera a p. Dehon chiedendo d’intervenire, poiché p. Herr fumava durante la notte, e lei pensava che dovese dedicarsi di più alla vita religiosa, imitando lui stesso.[9] Dal 1902 al 1905 fu Superiore dello scolasticato di Lovanio e nel 1902 venne eletto Consigliere generale. Abbandonò la Congregazione nel 1905. P. Joseph-Hermann Schmitz gli subentrerà come successore nel ruolo di Consigliere generale.[10]
P. Bartolomeo Maria (Edmondo) Dessons (1852-1923).
Era nato a Sains, aveva fatto il suo seminario a Soissons, dove era stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1879 e nominato vicario cooperatore a Villequier-Aumont.
Entrato nella Congregazione un anno dopo, il 23 ottobre 1880, forse era stato messo in contatto con padre Dehon tramite padre Rasset, che era stato vicario a Sains dal 1875 a 1878.
Rasset aveva fondato un Circolo Operaio con l’aiuto del padre di Dessons ed era molto amico della famiglia. Rasset scrive alla sorella religiosa in Haiti, il 21 ottobre 1880: «Edmondo Dessons è qui, è padre Bartolomeo. Il Vicario Generale scrisse a p. Dehon di accettarlo. Sarà il cappellano del convento dove io sarò il confessore»[11].
Ci sono poche notizie su Dessons prima dal 1893. Economo del Collegio S. Giovani, aiutò anche nelle missioni popolari.[12] Nel 1891 fu designato Procuratore generale, rimanendo in ruolo fino al 1919 e come tale ha avuto molta corrispondenza con padre Dehon. Ha fatto un buon lavoro, come consta nel libro del Protocollo della Procura Generale, che si conserva nell’Archivio generale di Roma. Nel 1892, quando padre Lequeux, aiutante di padre Charcosset a Val-des-Bois, fu nominato superiore della nuova comunità della casa degli studenti a Roma, Dessons[13] divenne suo successore. Due anni dopo, egli stesso fu nominato superiore di questa casa a Roma, dal 1894 al 1907 e dal 1908 al 1914. Durante la guerra del 1914-1918 la residenza di Roma rimane chiusa.
Dessons non aveva un carattere molto equilibrato, così si scontrava frequentemente con gli studenti, e questa fu la causa per la quale lasciò il suo incarico di superiore. Ottenne la licenza in Diritto canonico il 7 luglio 1896, tanto importante per il ruolo di Procuratore generale. Nel 1906, prima di partire per il Brasile, padre Dehon lo aveva incaricato di portare avanti la pratica per la nuova fondazione ad Albino[14]. Nel 1913 fu anche incaricato della Causa di Beatificazione della Madre Veronica, fondatrice delle “Suore Vittime del Sacro Cuore di Gesù”.
Il 16 giugno 1917 invia una lettera alla Santa Sede chiedendo che si intervenga per la liberazione di p. Dehon, ormai giunto a Bruxelles due mesi prima, notizia che non gli era ancora nota[15].
Nel 1917, dietro richiesta di un Vicario Generale di Parigi, accettò l’incarico di cappellano all’ospizio di Villepinte. Ci ha lasciato alcune pagine di Cronaca molto utili per conoscere la storia della comunità di Roma. [16] Ammalatosi nel mese di aprile 1919[17], muore a Parigi il 15 giugno 1923.[18]
[1] AD.B. 19. 4.5 inven. 250.01
[2] Nota: Per Approfondimenti: M. Denis: Le project du P. Dehon, STD 4 pp. 44, 73,76. NHV 8, Index Onomastique, p. 263.
[3] Lettera di p. Modeste a p. Rasset, 2 ottobre 1878, STD 4. o.c. 135-137, AD. B. 21/3.19. inven. 397.01; lettera 23 aprile 1880, STD 4, pp. 220-221, AD. B. 21/3.19. inven. 397.02.
[4] NHV 7 XIV, 6 e nota p.182.
[5] “Lugdunensia” nº 42, pp.56-58.
[6] AD.B. 37 1.h.1. inven. 651.01; STD 4. pp. 252-261.
[7] Ad. B. 34/12.a.4. inven. 576.04; STD 4, pp. 495-497.
[8] A. Ducamp, Le P. Dehon et son Oeuvre, pp. 295-296.
[9] AD.B.18/3.5.22, inven. 199.22.
[10] Nota: Per approfondimenti: P. Kaiser: “Lugdunensia”, nº 42. pp. 56-58. – NHV 7, XIV, 6-7, p. 182. – A. Ducamp : Le P. Dehon et son Œuvre, p. 25-296.
[11] Semaine Religieuse de Soissons 1879, pp. 441 e 1880, p. 758 ; Un prêtre du Sacré-Cœur OSP 6, p. 245.
[12] Un prêtre du Sacré-Coeur, OSP 6, p. 268.
[13] A. Vassena, Les rapports du P. Dehon avec les evêques de Soissons, STD 20, p. 131. AD. B. 48/4-2.
[14] Lettera p. Dessons a p. Dehon, 11.10.1906 AD.B. 104/4 inven. 1154.04.
[15] AD.B. 106/2 inven. 1159.00.
[16] Egidio Driedonkx, Fundación e Historia de la primera Cominidad en Roma, STD 35, p. 129.
[17] AD.B. 98/1 A, inven. 1134. 16.
[18] Nota: Per approfondimenti vedi E.Dridonkx scj in Estudios:Fundación e Historia de la primera comunidad scj en Roma 1891-1901. STD. 35, pp. 121ss..