13 dicembre 2025
13 dic 2025

Nella gioia, teniamo saldi i nostri cuori – Terza Domenica di Avvento 2025

In questa Terza Domenica di Avvento, rivolgiamo la nostra attenzione alla Repubblica Democratica del Congo (RDC), il terzo luogo principale della celebrazione del Giubileo Dehoniano, da dove condividiamo con voi questa meditazione del signor MUHINDO MUTEMI, Presidente dei Laici Dehoniani in RDC.

di  MUHINDO MUTEMI

email email whatsapp whatsapp facebook twitter versione stampabile

La Terza Domenica di Avvento, chiamata anche Domenica della Gioia, espressa dalla parola latina “Gaudete” che significa “rallegratevi”, segna una pausa gioiosa nel tempo di Avvento, perché il Signore è vicino. Questa Domenica pone l’accento sulla gioia profonda e sull’attesa di Cristo, invitando, attraverso le letture del giorno, alla conversione, alla generosità e agli atti di giustizia.

Questa gioia annunciata dal profeta Isaia nella prima lettura trova compimento nel Vangelo:

“Egli stesso viene a salvarci. Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo e griderà di gioia la lingua del muto”, profetizza Isaia.

Agli inviati di Giovanni Battista, che volevano sapere se Egli fosse il vero Messia o se dovessero aspettarne un altro, Cristo risponde con il compimento di questa profezia di Isaia:

“Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risorgono, ai poveri è annunciata la buona notizia.”

In effetti, non c’è gioia più grande per un cieco che vedere, per un muto che parlare, per uno zoppo che camminare, per un lebbroso che essere purificato. Questo è un messaggio di conforto e di gioia che Gesù vuole trasmetterci in questa Domenica della Gioia (Gaudete), di fronte alle miserie che abbiamo a lungo sopportato.

In realtà, quando l’attesa di una gioia annunciata è lunga, c’è motivo di scoraggiarsi e di spazientirsi a causa della miseria subita. Per questo San Giacomo, nella seconda lettura, ci chiama alla pazienza nell’attesa della venuta del Signore, proprio come un agricoltore che attende con pazienza il prezioso frutto della terra, finché non abbia ricevuto la pioggia d’autunno e quella di primavera. Ci invita a prendere come modello la perseveranza e la pazienza dei profeti che hanno parlato nel nome del Signore.

Il nostro Gaudete è un raccolto precoce che ci fa entrare nel grande raccolto, che è la Natività.

Che le nostre miserie non siano causa della nostra impazienza, poiché Dio stesso viene e ci salverà; teniamo saldi i nostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.

Iscriviti
alla nostra newsletter

ISCRIVITI

Seguici
sui nostri canali social

Dehonians | Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù
Ufficio di Comunicazionecomunicazione@dehoniani.org
Tel. +39 328 930 5024
Dehonians | Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù
Sacerdoti del Sacro Cuore di GesùCasa Generalizia
Via del Casale san Pio V, 20
00165 Roma, Italia
Tel. +39.06.660.560
 - 

Iscriviti
alla nostra newsletter

Invio email a
Dichiaro di aver letto e compreso la Privacy Policy.