06 giugno 2020
06 giu 2020

100 anni del Vicariato Apostolico in Finlandia

di  Jozef Golonka

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Le scoperte archeologiche datano la prima presenza del cristianesimo in Finlandia già nel X secolo. I primi missionari arrivarono nel XII secolo con le campagne di conquista svedesi. La tradizione fa risalire la diffusione del cristianesimo in Finlandia all’opera di Enrico, arcivescovo di Uppsala, che accompagnò il re svedese in una crociata volta alla cristianizzazione di quelle terre e che poi rimase nel Paese e vi trovò la morte. È considerato il patrono della chiesa finlandese.

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Prima della Riforma protestante in Finlandia esisteva una diocesi della chiesa cristiana di Abo, che apparteneva all’archidiocesi di Uppsala. Questa diocesi fu eretta nel XII secolo e durante la Riforma protestante è stata soppressa nel 1522. Il cattolicesimo di nuovo entrerà in Finlandia nella seconda metà del XVIII secolo, grazie alla presenza dei mercanti tedeschi e russi. E si nota che nel 1830 erano circa 3000 cattolici nel paese. Nel 1856 fu aperta la missione cattolica a Helsinki e nel 1860 venne aperta la chiesa di Sant’Enrico, futura cattedrale cattolica. Dato che all’epoca la Finlandia apparteneva alla Russia, i cattolici dipendevano dall’archidiocesi Mohileu.

Nel 1919 Finlandia ottenne l’indipendenza e proclamò la repubblica. Questo evento è stato accettato dalla Russia nell’anno 1920 con il trattato stipulato a Turku in Finlandia. I preti finlandesi provarono ad ottenere l’indipendenza dall’amministrazione della chiesa locale russa. A tale scopo, iniziarono a prendere contatti con la Santa Sede, che a sua volta cominciò a negoziare con il governo finlandese.

Dopo un po’ di tempo Roma inviò al governo finlandese il progetto di creazione del vicariato apostolico esprimendo i suoi desideri di consegnarlo ad una congregazione religiosa. Il governo finlandese si pronunciò affermando che appena possibile, l’amministrazione della chiesa sarebbe stata consegnata nelle mani dei finlandesi.

Nell’8 giugno 1920, con la bolla “Inter alias” di papa Benedetto XV, fu eretto il vicariato apostolico con la sede a Helsinki, staccato dalla diocesi Mohileu in Russia. La Santa Sede nominò il vescovo Hertogenbosch, dall’Olanda, visitatore apostolico. La Santa Sede gli affidò l’incarico di controllare la situazione nella chiesa in Finlandia per poter nominare il futuro prefetto apostolico.

Il 20 luglio dello stesso anno, la Congregazione di Propaganda Fide scrisse a P. Dehon di aspettare i risultati della visita del vescovo Diepen e del vescovo Hertogenbosch in Finlandia. L’8 marzo 1921 P. Dehon risponde alla Congregazione di Propaganda Fide che il nostro Istituto accetta la missione in Finlandia e manda in questo paese due preti: i pp. Buckx e van Gijssel.

Essi avevano già lavorato in quel Paese. E il 25 marzo successivo chiede la possibilità per P. Buckx di essere nominato prefetto apostolico. L’11 aprile la Santa Sede affida a P. Buckx l’incarico di amministratore apostolico come prefetto di Finlandia. Nel 1929 il governo finlandese ha riconosciuto lo status giuridico della Chiesa cattolica. Il 25 febbraio 1955 con la bolla Evangelii paginae di papa Pio XII, il vicariato apostolico è stato elevato a diocesi con la sede a Helsinki, soggettata alla Santa Sede.

È molto importante sottolineare che l’Istituto dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Dehoniani) hanno cominciato la missione in Finlandia nel 1907, con il P. Buckx, fondatore dell’opera. Nel 1911 i Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù sono stati espulsi dalla Finlandia dal governo Russo e sono ritornati nel 1921. Da allora i Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù (Dehoniani) lavorano in questo Paese.

I vescovi dehoniani nominati dalla Santa Sede a Helsinki sono stati: Mons. Joannes Michael Buckx, Mons. Willem Petrus Bartholomaeus Cobben, Mons. Paul Verschuren, Mons. Jozef Wrobel, Mons. Temu Sippo. Attualmente, dopo la dimissione dell’ultimo vescovo, avvenuta nel 2019, la sede della diocesi di Helsinki in Finlandia è vacat.

Oggi si nota che su una popolazione che supera i 5 milioni di abitanti, i cattolici sono circa 14 mila, e appartengono alle 7 parrocchie, con circa 20 preti, sia religiosi che diocesani.

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