23 maggio 2022
23 mag 2022

Con il desiderio di lavorare per la Congregazione

Riunione e ella Commissione teologica dehoniana per l'America Latina (CTDAL) a Quito

di  Manuel Antonio Teixeira Sequeira, scj

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I membri della Commissione teologica dehoniana per l’America Latina (CTDAL) si sono riuniti nella città di Quito, presso la Casa distrettuale dell’Ecuador (ECU), dal 7 al 10 maggio. Abbiamo scelto questo posto soprattutto perché il distretto dell’ECU sta per compiere 25 anni. I padri Manuel Teixeira (VEN), Marcelo Batalioto (BSP) e Marcelo Reynoso (ARG) hanno partecipato in persona all’incontro. Victor Oliveira (membro collaboratore a Roma), Darlan Marasca (BRM), Rodrigo Arruda (BRE) e Delio Ruiz (Colombia) si sono collegati via zoom.

Lo scopo dell’incontro era quello di preparare il Seminario Teologico Dehoniano del 2023. Il tema del seminario era: “Un’economia per tutti. Inclusiva, sostenibile e giusta”. Trattandosi di un tema interdisciplinare, abbiamo potuto contare sulla presenza di esperti che hanno guidato il nostro cammino: p. Elio Gasda, sj, p. Mário Marcelo, scj, il prof. Luis Morales (dottore in economia) e p. Alfonso Canedo. Grazie al lavoro personale di ciascuno dei membri e al contributo di esperti, siamo riusciti a portare a termine il lavoro in più fasi, l’ultima delle quali nel dicembre 2022.

I mesi di febbraio e marzo 2023 serviranno a raccogliere tutti i contributi. Abbiamo concluso il pomeriggio di martedì 10 maggio con la valutazione del nostro incontro, che è stata positiva, in quanto siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi di lavoro. Vogliamo però sottolineare i limiti della modalità ibrida, insistendo sull’importanza e la necessità di stare insieme di persona, poiché si ottiene una maggiore coesione del gruppo e si crea un ambiente adatto alla riflessione, e dove tutti gli spazi sono momenti di dialogo sul tema studiato. Così concludiamo le nostre giornate, con un piano di lavoro specifico, con giorni di incontro programmati e con il desiderio di lavorare per la Congregazione. Siamo grati al Distretto dell’Ecuador, che ci ha curato e accolto con grande premura, facendoci sentire in ogni momento come fratelli.

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