26 febbraio 2018
26 feb 2018

India: “Crediamo che l’unità sia possibile”

di  Tom Cassidy, scj

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Il 12 febbraio 2018 nella comunità di formazione di Christu Dehon Nivas si è tenuto il primo “Family Day” annuale, che ha accolto genitori e altri familiari per una domenica di attività.

I Dehoniani sono arrivati in India nel 1994 con l’intenzione di costruire una comunità indiana che non si basasse sullo stato, sulla lingua o sulla casta. Per molte ragioni, questo non è un compito facile; già la grande vastità del paese e di per sé un ostacolo.

La grande maggioranza dei professi, o di coloro che sono in formazione, provengono dal Kerala e dall’Andhra Pradesh, e con Tamil Nadu come terzo luogo. Dove lavoriamo come Dehoniani, noi abbiamo sia case di formazione, sia parrocchie, in Kerala, Tamil Nadu, Telangana, Maharashtra (Mumbai) e speriamo presto di iniziare un nuovo ministero in Goa. Kerala, Tamil Nadu, Telangana, Karnataka e, credo, Maharashtra, sono considerate parte del sud dell’India, mentre Odisha, Assam e Jharkhand sono nel nord. Un gran numero di cristiani si trova nel sud; il fondamentalismo Hindu è molto forte al nord. È solo in anni recenti che abbiamo cominciato ad avere candidati dal nord. Per esempio, in questo momento nella nostra comunità CDN abbiamo due fratelli da Odisha con altri tre o quattro che si aggiungeranno dopo la loro prima professione il prossimo 1° maggio 2018. Ci vorranno ancora un paio di anni primi che vedremo dei confratelli da Assam nella nostra comunità di CDN.

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Con le differenze di lingua, cultura, casta di ogni stato c’è davvero una infinita varietà di realtà nel nostro distretto indiano, che ha bisogno di una costante attenzione per poter costruire un senso di identità comune.

Questo è stato ben definito nel nostro Mission Statement congregazionale, che conclude con queste parole: “Noi crediamo in una comunità, siamo ispirati dall’adorazione eucaristica quotidiana e in un mondo frammentato crediamo che l’unità sia possibile”.

In queste circostanze di sicuro questo non è un compito facile, data la diversità e il carattere della natura umana, ma è possibile se l’attenzione e la cura sono messe a frutto per creare una visione comune. Se i Dehoniani saranno in grado di farlo,potremmo vivere realmente il nostro motto “Sint Unum” e non farlo restare invece solo belle parole.

Siamo ancora qui? Non da troppo tempo. Stiamo viaggiando solo da pochi anni. Ma finché l’obiettivo rimane chiaro nei nostri cuori e nelle nostre menti, il “crediamo che l’unità sia possibile” ha una reale possibilità di diventare la nostra realtà.

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