06 marzo 2022
06 mar 2022

Vera conversione

Riflessioni sulla quaresima, durante il ritiro presso il Collegio Internazionale di Roma, guidato da don Marco Vitale.

di  don Marco Vitale

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“Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare.”  (Ef 6,10-20)

 

Mercoledì scorso, con il rito dell’imposizione delle Ceneri, è iniziato il Tempo liturgico della Quaresima. La Colletta della celebrazione eucaristica, così ci ha fatto pregare: “O Dio, nostro Padre, concedi al popolo cristiano di iniziare con questo digiuno un cammino di vera conversione, per affrontare vittoriosamente con le armi della penitenza il combattimento contro lo spirito del male”.

La Quaresima è la proposta di un cammino di vera conversione che si snoderà, domenica dopo domenica, per ben cinque settimane. Il tema di quest’anno, caratterizzato dal ciclo “C” delle Letture festive, sarà quello della Riconciliazione, attraverso il Vangelo di Luca e di Giovanni.

Vivere una “vera” conversione

Il cammino quaresimale non è mai un percorso rettilineo, piuttosto è un movimento elicoidale: come un’elica che sale (o scende) sul suo stesso asse. Questa immagine spiega bene la possibilità per un credente di ritornare più volte sui medesimi punti ma ad “altezze/profondità” diverse.

Ma perché la Liturgia ci parla di vera conversione e non, più semplicemente, di conversione? Le motivazioni non vanno ricercate tanto nell’ambito di una potenziale ipocrisia del credente ma, piuttosto, nella possibilità concreta di una falsa conversione intesa come un inconscio errore di interiorizzazione da parte del credente. 

Ebbene si, anche nella vita spirituale il rischio di auto ingannarci esiste, ed è più comune di quanto non si possa immaginare!

Le armi della penitenza – preghiera, digiuno ed elemosina – sono preziosi strumenti spirituali per maturare le nostre inconsistenze con le quali siamo giunti in questa nuova Quaresima.

Quaresima come combattimento

Lo scenario appena tratteggiato ci fa comprendere che il cammino quaresimale, paradigma della vita spirituale, è un combattimento per ciascun credente.

Il combattimento interiore, parte sempre dalla realtà umana. Anche Gesù, nel Vangelo (Lc 4,1-13) di oggi – Prima Domenica di Quaresima – incontra le tentazioni nel deserto sul piano della sua dimensione umana: avidità, orgoglio e potere. Gesù, con le sue reazioni alle provocazioni del diavolo, sposta il piano della lotta da quello umano a quello religioso basato sul suo rapporto con il Padre. 

Questo passaggio interiore è l’invito che la liturgia eucaristica di oggi ci propone di sperimentare. Ad esempio, la mia avidità, il mio desiderio incontrollato – che a volte non si placa neppure se soddisfatto – riesco a capire da dove nasce? Riesco a rileggere questa mia tendenza con le categorie spirituali del vangelo? Invece di confrontarmi con la mia “incoerenza”, rispetto ai valori che proclamo, riesco a pregare su questa parola: “Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?” (Mt 6,26).

Riuscire a spostare il piano della lotta, verso la dimensione spirituale, è un grande aiuto, in questo tempo quaresimale, per vivere una vera conversione che non si limiti ad atteggiamenti esteriori o ad elaborazioni intellettuali ma che sappia raggiungere il nostro cuore, le nostre emozioni, le nostre relazioni. Buona Quaresima, vera!

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