13 ottobre 2021
13 ott 2021

A piccoli passi

Nuove missioni in Europa, formazione, luoghi di fondazione sono stati i temi centrali della giornata odierna. Nel pomeriggio eletto p. Enzo Brena nuovo presidente dei Superiori Maggiori d’Europa e p. Radosław Warenda segretario.

di  Sergio Rotasperti scj

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Siamo pronti a fare qualcosa insieme? Questa è stata la domanda cruciale che è risuonata nel corso dei lavori assembleari di oggi. Una giornata intensa, ricca di informazioni, idee, prospettive, ma che alla fine rischia di rimanere tutto sulla carta. Facciamo un passo indietro.

Missione dehoniana d’Europa

Il Superiore generale ha aperto la sessione sulla missione dehoniana d’Europa presentando la nuova missione in Olanda e una possibile nuova presenza in Norvegia. Ha provocato l’assemblea dei superiori maggiori a ripensare la formazione in Europa e a impegnarsi in alcuni progetti sulla Laudato sii proposti dal Vaticano e associazioni ecclesiali. Temi che – a nostro giudizio – non hanno trovato spazio sufficiente per una più approfondita riflessione.

Dentro le necessità dell’Europa

Essere dehoniani in Europa significa prima di tutto non mettere al centro le proprie necessità, ma quella della chiesa e della società europea. Ciò implica impegnarsi a stare in mezzo alla gente, essere promotori e servitori della fraternità, come caratteristica della nostra vita consacrata. Sul piano più interno, le entità europee dovrebbero rivedere le proprie strutture formative e amministrative, con un maggior coordinamento, prendendo come esempio le altre entità continentali della Congregazione.

La “Terra Santa dehoniana”

La discussione del mattino si è soffermata sui luoghi di fondazione, la cosiddetta “Terra Santa dehoniana”. P. Famerée superiore provinciale EUF ha spiegato la situazione attuale di questi luoghi fondativi (La Capelle, Bruxelles, San Quintino). Tutti i luoghi hanno un risvolto pastorale, molto apprezzato dalla gente e dai vescovi. A Saint Quentin per la prima volta nella storia dehoniana, presso il Collegio fondato da p. Dehon un dehoniano vietnamita sarà assunto come insegnante. P. Famerée ha poi informato come in questo mese inizieranno i lavori di ristrutturazione della chiesa s. Martin di San Quintino e che si è aperto l’iter burocratico per la traslazione in questa chiesa dei resti mortali di p. André Prévot.

Questi luoghi – si è detto – non devono essere solo musei, ma luoghi vivi di accoglienza, di impegno pastorale e di formazione, la cui custodia non è compito solo dell’Europa, ma dell’intera congregazione.

Formazione in Europa

Nella Congregazione esistono oggi 18 centri di formazione iniziale. Un numero molto alto, ma giustificato dal numero dei candidati alla vita religiosa. Non cosi per l’Europa. Nella pratica, è fallito il tentativo di creare uno studentato europeo per i candidati europei, poiché…non vi sono candidati. Inoltre, si è compreso che la formazione non consiste solo nella ricerca di buoni centri di studio, ma nel saper accompagnare i candidati personalmente e nel trovare per ciascuno la strada migliore nel fare esperienza di vita religiosa, da svolgersi preferibilmente nella propria entità di appartenenza. Ma sono emerse altre e più interessanti prospettive: l’Europa potrebbe offrire borse di studio per formazione specialistica o master; potrebbe inoltre predisporre corsi di formazione permanente per tutta la Congregazione e la famiglia dehoniana.

La Conferenza Continentale Europea

Come dare corpo alle idee? Anche se non si è data una risposta chiara e netta, la sensazione è che i Superiori Maggiori d’Europa vogliano fare qualcosa insieme. Per questo si è pensato di pianificare ogni anno una Conferenza continentale Europea, per dare concretezza al cammino comune.

Oggi è stato il giorno anche dell’elezione dei nuovi coordinatori. P. Enzo Brena della provincia ITS è stato eletto presidente del gruppo dei Superiori Maggiori Europei e p. Radosław Warenda della provincia POL il nuovo segretario. A loro è affidato il compito di mantenere vivo lo spirito fraterno e di dialogo verso nuovi orizzonti.

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