20 marzo 2021
20 mar 2021

Fedeli alla legge dell’amore

Fedeli alla legge dell’amore
di  Joseph Kuaté, scj
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Nella prima lettura, Dio annuncia attraverso Geremia una nuova alleanza che farà con il suo popolo. Se annuncia una nuova alleanza, ciò significa che la vecchia alleanza è terminata o è fallita. Se è fallita, il Signore ne è forse la causa? Un’alleanza impegna sempre due parti. Quella del Sinai era vincolante per JHWH e il suo popolo. JHWH è sempre fedele. È stato il suo popolo che non ha rispettato i termini dell’alleanza. Si dice che ha tradito l’alleanza. Già al Sinai, si è fatto un vitello d’oro per adorarlo mentre si era impegnato ad adorare solo JHWH. Nel corso degli anni, il popolo ha mostrato le stesse infedeltà nonostante i richiami dei profeti. Dio annuncia un’altra alleanza. In che modo quest’alleanza nuova sarà diversa dalla precedente? Dio scriverà la sua legge nei cuori invece che sulle pietre. In altre parole, metterà la sua legge alla portata dell’uomo.

Il cuore, in Africa, è la sede della vita, il centro di ogni deliberazione. Ogni decisione che non viene dal cuore rimane lettera morta. Questa legge che Dio iscriverà nei cuori è la legge dell’amore. È per amore dell’uomo che concluderà la nuova alleanza con il suo popolo. Un’altra differenza è l’universalità di questa nuova alleanza. Non riguarderà un solo popolo. È attraverso il suo Figlio che l’alleanza sarà conclusa. L’alleanza si conclude sempre con un sacrificio.

Gesù diventerà il sacrificio da offrire per sigillare la nuova alleanza non solo tra il Padre e Israele ma tra il Padre e tutta l’umanità. Quindi non sarà più il sangue di capre, pecore e polli (in Africa) a salvarci dai peccati e ad avvicinarci a Dio, ma il sangue che Gesù verserà sulla croce. Lui è il chicco di grano che cadrà in terra: anche se muore, porterà molto frutto con la sua risurrezione. Come disse Tertulliano: «Il sangue dei martiri è il seme dei cristiani». Il seme che cade nella terra, anche se muore, germoglierà, crescerà e darà frutti. È per amore che Gesù darà la sua vita, non solo per salvare il suo popolo, ma per salvare tutta l’umanità. Molto prima della sua passione e morte, era già stato cercato dai greci, dagli stranieri, esclusi dal popolo dell’Antica Alleanza.

L’apostolo Paolo dirà che l’intero cosmo ha sete di salvezza, in altre parole dei benefici della nuova alleanza. Egli scrive: «Ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria futura che sarà rivelata in noi. L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,18-21). La morte di Cristo sulla croce e la sua resurrezione avranno un impatto su tutto l’universo. Come dichiara nel Vangelo: «Quando sarò innalzato da terra, attirerò a me tutte le cose». Attraverso la sua risurrezione, recupererà la gloria che ha lasciato presso il Padre prima di assumere la condizione umana (cf. Fil 2,6-11).

La salvezza che porta attraverso questo sacrificio supremo ha una forza centrifuga che lo rende giudice di tutto l’universo, avendo il diritto di vita e di morte su tutti gli esseri. È con questo sacrificio che riscatta tutta l’umanità dalla dannazione del peccato. «Reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono» (Eb 5,9). Seguendo il suo esempio, siamo invitati ad obbedire fino alla donazione totale della nostra vita, sapendo che il seme che cade in terra se muore porterà sempre frutto.

Signore, è attraverso la tua croce che ci salverai. Per cinque settimane ci hai condotto nel deserto perché potessimo imparare da te come essere fedeli servitori del Padre. Tu oggi ci insegni che possiamo essere tuoi fedeli discepoli donandoci senza riserve in obbedienza alle clausole della nuova alleanza che hai suggellato per noi sulla croce, fino al dono della nostra stessa vita. Ti preghiamo di mantenerci fedeli alla tua legge nuova dell’amore.

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